Oggi vogliamo quindi ribadire un concetto che troppo spesso viene disatteso durante i lavori edili: la necessità di avere un #responsabile dei lavori, di solito un #progettista, che risponda degli eventuali#infortuni dei lavoratori in cantiere.
Sembra scontato, lo sappiamo, ma troppo spesso capita che il committente o il proprietario di casa, soprattutto per lavori di modesta entità, affidi direttamente l’incarico all’impresa o agli operai senza rivolgersi ad un progettista.
In caso di infortunio in un cantiere privo del responsabile dei lavori, la #responsabilità #civile e#penale ricade quindi sul committente, che è obbligato anche al pagamento del risarcimento.
Senza un responsabile dei lavori (o in assenza della redazione di un documento di valutazione dei rischi) deve essere quindi il committente a mettere l’appaltatore in condizione di operare in sicurezza. Per questo non è sufficiente segnalare i pericoli, ma è necessario procedere alla loro eliminazione prima che l’attività inizi.
Il committente deve poi rispettare una serie di#obblighi tipici del datore di lavoro, cioè predisporre un #piano di valutazione dei rischi, proteggere gli operai dal rischio di eventuali cadute, vigilare sullo stato di fatto esistente in cantiere, informare le maestranze presenti sui luoghi di eventuali rischi.
E’ abbastanza chiaro che difficilmente un privato è in grado di assumersi tutte queste responsabilità. Per questo oggi e in futuro continueremo a ricordare l’importanza di nominare un #tecnico esperto come responsabile della sicurezza dei lavori.
